Rocca Federiciana



Per la sua posizione strategica sulle principali direttici di collegamento e dominante a nord sulla valle dell’Arno e da est ad ovest sulle colline verso Volterra e San Gimignano, San Miniato fu inserita dagli Svevi, fino dall’XI secolo, nel sistema difensivo imperiale che comprendeva Monselice, Prato, Fucecchio, Gaeta, Napoli, Aversa e Foggia. La Rocca (ricostruita nel 1956 nel luogo dell’originaria, distrutta, come molti edifici della città, durante la seconda guerra mondiale) costituisce l’ultimo segno del cassero federiciano, nucleo centrale di una complessa e ampia cerchia difensiva. Dall’alto della Rocca si può osservare tutt’intorno un ampio paesaggio che, nelle giornate più nitide, si apre fino al mare e apprezzare la peculiare struttura della città, organizzata a nastro lungo la strada di crinale dove sono distribuiti, entro importanti edifici storici, i poli del Sistema Museale: al centro il Museo Diocesano d’Arte Sacra sulla Piazza del Duomo, verso est l’Oratorio del Loretino e l’Accademia degli Euteleti, verso ovest l’Arciconfraternita della Misericordia, la Via Angelica, la Collezione della Cassa di Risparmio di San Miniato, il Museo Archeologico fino al Conservatorio di Santa Chiara.